Benvenuta Vendemmia
Il vino, grazie ai Sumeri, in Egitto e presso i Greci, aveva raggiunto in epoca omerica una notevole importanza. In Italia semi di vitis silvestris, risalenti all' età del bronzo, sono stati rinvenuti presso il Po.
Presso gli Etruschi la coltivazione della vite raggiunse un notevole progresso e il vino fu oggetto di un'attiva esportazione. Forse la parola vino viene dall'etrusco "Oinos".
I romani appresero le tecniche vitivinicole fino dall' epoca dei primi re. La vitivinicoltura raggiunse livelli molto elevati ed il vino era consumato anche in locali pubblici di vendita. Molto rilevante era l'esportazione, tanto che il porto di Ostia divenne un vero emporio vinario.
Agli inizi dell'età imperiale la viticoltura era molto estesa. Poiché si coltivavano troppe viti e pochi cereali si estirparono vigne e, sotto Domiziano, venne vietata l'impianto di nuovi vigneti. Notevole era, comunque, il patrimonio varietale, suddiviso in vitigni da tavola e da vino.
Il vino era utilizzato anche in molteplici ricette della cucina romana. Esisteva anche un vinum murratum che veniva dato ai condannati a morte per annebbiare la loro coscienza prima dell'esecuzione; si potrebbe pensare che fosse questa la "mistura di vino e fiele" offerta a Gesù nel suo supplizio.
Con la crisi dell' Impero iniziò anche il declino della viticoltura. Verso la fine dell' Impero Romano d'Occidente, la superficie viticola aveva subito una notevole riduzione.
Tra il V e il X secolo un importante contributo alla conservazione e al miglioramento del patrimonio vitivinicolo venne dato in Europa dai vescovi, dai monaci, dagli ordini religiosi cristiani e dalla nobiltà laica. Il vino, oltre ad essere consentito nell'alimentazione delle comunità religiose, era indispensabile per la messa e per la comunione dei fedeli che fino al XII secolo consumavano sia il pane che il vino consacrato. Monaci come i Benedettini portarono la cultura della vite, in Europa, a limiti estremi di altitudine e latitudine. Carlo Magno, re medievale, amava il vino e volle che fosse prodotto in buona quantità. La viticoltura si estese in Europa attraverso i grandi fiumi navigabili, quali il Reno, la Mosella, la Senna ed i suoi affluenti, che consentivano il trasporto del vino a lunghe distanze e a bassi costi.
Tra la fine del basso Medioevo ed il Rinascimento iniziò lo sviluppo della viticoltura "borghese": i ceti arricchiti con artigianato e commercio investirono le loro risorse finanziarie nella viticoltura che risultava conveniente dal punto di vista economico, visto che il consumo del vino continuava ad aumentare. Inoltre la maggior sicurezza nelle campagne e la diffusione della mezzadria e di altre forme di compartecipazione, stabilizzando i contadini sulla terra, consentivano più diligenti e continue cure colturali
La cultura della vite venne introdotta anche nel Nuovo Mondo con finalità soltanto religiose e cioè per produrre vino per la messa. Dal Messico la viticoltura si diffuse a tutta l'America meridionale ed il vino divenne rapidamente bevanda comune, richiesta soprattutto dai "Conquistadores" spagnoli.
Nella seconda metà dell'ottocento due gravissime malattie hanno minacciato di estinzione la vitis vinifera. La prima fu il "mal bianco" causato dall'oidio, il quale, osservato nel 1845 in Inghilterra, dopo pochi anni distrusse tutti i vigneti europei. La viticoltura si stava risollevando da questo primo flagello, quando ne giunse uno ben peggiore, la fillossera, comparsa in Europa nel 1869 e diffusasi rapidamente in molti paesi viticoli, dove causò l'estinzione quasi totale dei vitigni autoctoni.
Ancora nel secolo scorso si accentuò il processo iniziato nel XVI-XVII secolo, ovvero l'investimento di capitale nella produzione e nel commercio del vino.
Negli ultimi decenni è avvenuta in Europa, e soprattutto in Italia, una profonda modificazione della viticoltura, determinata dalla necessità di adeguare le strutture produttive e la tipologia dei vini ai cambiamenti avvenuti negli assetti sociali, economici, culturali e nei modelli di vita e di alimentazione di vasti strati di popolazione. Tali cambiamenti hanno determinato, nei paesi di antica tradizione viticola, una sostanziale riduzione dei consumi individuali di vino ed un continuo aumento della richiesta di prodotti di qualità, garantiti dalle leggi sulla denominazione di origine.
Il Monferrato non ha confini naturali ben definiti: si presenta come un altopiano collinoso che, staccandosi dall'Appennino Ligure, si estende nella Valle Padana, con una configurazione geografica e paesaggistica dalle caratteristiche differenti.
Il basso Monferrato si affianca alle colline del torinese e al corso del Po mostrando rilievi prevalentemente dolci.
L'alto Monferrato comprende le vallate del Bello, del Bormida, dell'Erro e dell' Orba ed è caratterizzato da un paesaggio più ampio e da dorsali parallele, che degradano nella pianura alessandrina.
Le produzioni sono diverse ma è soprattutto quella vitivinicola che fa del Monferrato una regione di grande rilievo nel panorama italiano della denominazione d'origine.
Festeggia con noi la vendemmia
Come ogni anno festeggeremo l'arrivo della vendemmia, con l'intenzione di condividere questo momento anche con voi.
La nostra passione si fonderà con il fascino del lavoro manuale all'aria aperta, in campagna, godendoci la magia della raccolta dell'uva!
I Vini
Vini rossi
Barbera d'Asti | |||
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Vitigni | barbera(85%-100%), freisa, grignolino, dolcetto (max 15%) | Colore | Rosso rubino, tendente al granato con l'inveccchiamento |
Invecchiamento | Fino al 1 marzo dell'anno successivo a quello di raccolta | Odore | profumo vinoso |
Gradazione min. | 12° | Sapore | asciutto, tranquillo, di corpo; più armonico e pieno con l'invecchiamento |
Caratteristiche | Fermo | Servizio | Adatto a tutto il pasto 18 -22°C |
Barbera del Monferrato | |||
Vitigni | barbera(85%-100%), freisa, grignolino, dolcetto (max 15%) | Colore | Rosso rubino più o meno intenso |
Invecchiamento | Fino a 2 anni | Odore | profumo vinoso |
Gradazione min. | 11,5° | Sapore | asciutto o leggermente abboccato, mediamente di corpo |
Caratteristiche | Fermo/frizzante | Servizio | Adatto a tutto il pasto 18.-20°C |
Dolcetto d'Acqui | |||
Vitigni | dolcetto | Colore | Rosso rubino tendente al rosso mattone con l'invecchiamento |
Invecchiamento | Fino a 2 anni | Odore | profumo vinoso, tenue, caratteristico |
Gradazione min. | 11,5° | Sapore | asciutto, morbido, leggermente mandorlato o amarognolo |
Caratteristiche | Fermo | Servizio | Adatto a tutto il pasto |
Dolcetto di Ovada | |||
Vitigni | dolcetto | Colore | Rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento |
Invecchiamento | Fino a 3 anni | Odore | profumo vinoso, caratteristico |
Gradazione min. | 11,5 | Sapore | asciutto, morbido, leggermente mandorlato o amarognolo |
Caratteristiche | Fermo | Servizio | Adatto a tutto il pasto |
Vini bianchi
Cortese dell'Alto Monferrato | |||
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Vitigni | cortese (85-100%) | Colore | paglierino chiaro tendente al verdolino |
Invecchiamento | Odore | delicato, tenue ma persistente | |
Gradazione min. | 10° | Sapore | asciutto, armonico, gradevolmente amaro |
Caratteristiche | Fermo/frizzante | Servizio | antipasti, pesce |
Piemonte Chardonnay | |||
Vitigni | chardonnay (85-100%) | Colore | paglierino chiaro con sfumature verdognole |
Invecchiamento | Odore | leggero, tipico | |
Gradazione min. | 10,5° | Sapore | vellutato, morbido, armonico, asciutto |
Caratteristiche | Fermo | Servizio | antipasti, pesce |
Piemonte Moscato | |||
Vitigni | moscato (85-100%) | Colore | paglierino o giallo dorato |
Invecchiamento | Odore | tipico dell'uva moscato | |
Gradazione alcolica min. | 10,5° | Sapore | tipico, asciutto |
Caratteristiche | Fermo o frizzante | Servizio | fine pasto |
Moscato d'Asti | |||
Vitigni | moscato | Colore | paglierino brillante |
Invecchiamento | Odore | tipico fragrante | |
Gradazione min. | 11° | Sapore | tipico, aromatico, dolce |
Caratteristiche | Fermo o frizzante | Servizio | fuori pasto, dessert |
Piemonte moscato passito | |||
Vitigni | moscato (85-100%) | Colore | giallo oro, ambrato |
Invecchiamento | Odore | intenso, sentore dell'uva moscato | |
Gradazione min. | 15,5° | Sapore | armonico, vellutato, dolce |
Caratteristiche | Fermo o frizzante | Servizio | fuori pasto, dessert |
Vini spumanti
Brachetto d'Acqui | |||
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Vitigni | brachetto | Colore | rubino di media intensità |
Invecchiamento | fino a 3 anni | Odore | aroma muschiato, delicato |
Gradazione min. | 5° - 6,5° | Sapore | morbido, delicato, dolce |
Caratteristiche | Fermo/frizzante | Servizio | fine pasto |
Piemonte spumante | |||
Vitigni | chardonnay e/o pinot bianco e/o pinot grigio e/o pinot nero | Colore | giallo paglierino |
Invecchiamento | Odore | fruttato | |
Gradazione min. | 10,5° | Sapore | sapido, asciutto |
Caratteristiche | spumante | Servizio | antipasto, pesce |